Suore del SS. Natale
Origine dell’Opera
Nella Parrocchia di Pozzo Strada alcune giovani donne che si erano già radunate per vivere insieme una vita di consacrazione a Dio e di servizio ai poveri, per motivi del tutto estranei alla loro vocazione stavano per essere disperse; ma il Parroco don Bono, venuto a conoscenza del fatto, offrì il suo aiuto e la sua protezione alla piccola comunità. Fra le dodici giovani che formavano il piccolo gruppo, una, tra tutte, spiccava per carità e buon senso, per equilibrio e virtù religiose: era Giuseppina Cavagnero, quella che sarebbe diventata la Confondatrice dell' Istituto e la prima Superiora Generale prendendo il nome di: "Suor Natalina".
Alla proposta fattale dal Can. Bono per la fondazione di una nuova Congregazione religiosa che si occupasse in modo speciale dei fanciulli poveri e abbandonati, e degli ammalati poveri, rispose: "Accetto, per servire Dio nei suoi poveri”.
Così nacque la Congregazione delle Suore del SS. Natale, contrassegnata da origini umili e povere. Nella piccola Comunità mancava tutto ma il primo pensiero e la prima preoccupazione del Fondatore e delle suore erano per i poveri e per i sofferenti, considerati sempre una vera benedizione per l'Istituto. La Curia di Torino, intanto, guardava con simpatia il sorgere della piccola Congregazione e ben presto approvò la vestizione dell'abito religioso e permise l'emissione dei voti.
La prima sede fu in poche stanze in Via Bligny in Torino, ma, aumentando il numero delle suore e delle fanciulle ospiti, si rese necessario il trasferimento in uno stabile più grande e più adatto che fu trovato in Corso Francia 164, dove ancora oggi ha sede la Casa Generalizia della Congregazione.